giovedì 8 marzo 2012

delirious new york

"Gogo aveva lasciato alla madre il suo cagnolino, Popcorn. Schiap lo portava a fare interminabili passeggiate a Central Park o lungo le strade di New York, che sembravano dei tunnel, e di tanto in tanto, quando era stufa della gente e perfino dei camerieri si procurava la cena in quella splendida istituzione chiamata "Il paradiso dell'hamburger", dove comprava due hambuerger, uno per lei e uno per il cane".


E. SCHIAPARELLI,  Shocking life; Alet, Padova 2008




Ultimamente ho un desiderio matto, ed è quello di tornare a New York.

Ci vorrei tornare solo per qualche giorno, perlatro con un fine culturale di altissma levatura: vedere due mostre che hanno aperto da poco e che mi sembrano imperdibili.
Una è "Schiaparelli and Prada: impossible conversations" al Met, che non necessita commenti presentandosi da sé come un evento meraviglioso.
L'altra, "The Greatest Grid: The Master Plan of Manhattan, 1811-2011": racconta, attraverso mappe, foto e documenti come Manhattan sia passata nel tempo dall'essere uno sfigato villaggio per immigrati a diventare la grande mela.

Vorrei inoltre andarci gratis.
E' per questo che da mesi cerco incessantemente "win a trip to New York" su tutti i motori di ricerca del web, e per adesso ho trovato solo un concorso di un discount dove ho speso 20 euro in salse per hamburger, e uno di McDonalds gentilmente sponsorizzato dalla cara B (ma questo l'ho già perso).
Il 9 marzo estraggono il vincitore del viaggio: spero tanto di essere io.

Del resto me lo merito.






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